All’interno del corpo di volontari che rende possibili i servizi del progetto Emporio Solidale Quotidiamo ci sono anche tre persone con disabilità, inserite all’interno del punto distribuzione di via Avondo nell’ambito di un progetto occupazionale di Orchidea. Si tratta di una casa diurna regionale, gestita dalla cooperativa La Sorgente, che si occupa di proporre alle persone con disabilità interventi di tipo occupazionale nell’ambito di co-progettazioni con enti presenti sul territorio. Questa collaborazione riesce ad esprimere appieno lo spirito del progetto Emporio, capace di offrire solidarietà non solo alimentare.
Non tutti gli ambienti professionali, però, sono adatti a questo tipo di percorso di inserimento. “I progetti di inserimento sono costruiti sulle esigenze personali dei nostri utenti, a seconda delle loro preferenze e inclinazioni sia personali che professionali. Le persone che abbiamo inserito in Emporio tramite Orchidea sono tre: Luca e Lorenzo che si occupano dell’attività di magazzino fisico e virtuale ed Elena che tiene in ordine gli scaffali del negozio vero e proprio. Per tutti e tre i nostri utenti queste mansioni coniugano le loro attitudini in un contesto lavorativo che trovano tranquillo, ma stimolante” racconta Jacopo Antonacci, educatore di Orchidea e responsabile del percorso di inserimento.
I percorsi di inserimento di Orchidea sono sempre incentrati sulla persona: si comincia con alcune attività di valutazione funzionale per i singoli per creare poi, laddove possibile, percorsi personalizzati di inserimento all’interno di realtà lavorative. L’obiettivo è quello di individuare le persone che possano poi avviarsi ad un percorso di collocamento per trovare un impiego e sviluppare la loro indipendenza. Nei casi in cui questo non è possibile, Orchidea avvia un percorso di attività occupazionali interno come nel caso di Quotidiamo.